Giuseppe Eva: intraprendenza e amore per la montagna

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Giuseppe Eva: intraprendenza e amore per la montagna

Soragna si è svegliata presto, stamattina. Nei paesi le cerimonie religiose sono in genere molto partecipate: qui la coesione sociale si è sfaldata di meno rispetto alle città, e si respira ancora affetto sincero per chi ha condiviso con te un pezzo di strada. Arrivando in auto, i campi sterminati della Bassa parmense lasciano un po’ di posto ai quartieri artigianali. Spicca il punto vendita e poi lo stabilimento della Raffaele Caruso. Poi però il piccolo borgo di Soragna compare raccolto e circondato dalla campagna, quasi ad affermare che la vocazione di questa terra è soprattutto agricola. 

Giuseppe Eva è nato qui, ma non si è fermato. Ha percorso le strade così curve, nonostante la pianura, ed è arrivato in montagna. Nel 1979, quando aveva 36 anni, a Casola di Terenzo ha dato vita, assieme all’amico Enore Violi, ad un’impresa, la Equipage, che tuttora ha una funzione essenziale nell’economia delle Terre Alte parmensi, impiegando trenta persone nella produzione di pantaloni. 

Ti sei innamorato e hai fatto innamorare gli altri di Casola e dei suoi bellissimi paesaggi. Così si rivolge a Giuseppe, nella chiesa parrocchiale gremita e attenta, il parroco suo amico. Un amico non per modo di dire. Anche se non ci vedevamo per mesi, quando poi ci incontravamo era come se l’ultima volta fosse stata proprio ieri. Lentamente e con emozione, scandendo le singole parole e riempiendole di emozioni e affetto sincero, il prete ricorda di aver portato con sé l’amico Giuseppe, dopo aver saputo della sua scomparsa, in tutte le messe celebrate fino a questo momento. 

Non hai solo dato importanti opportunità di lavoro agli abitanti della montagna, così gli dice in presenza di tanti testimoni. Hai dato un contributo concreto alla comunità di cui ti sei innamorato, di cui sei stato per più di 30 anni un benefattore. Sempre presente e attivo nel risolvere le emergenze, pronto ad ospitare e accogliere chi ne aveva bisogno.

Il parroco indugia sugli ultimi ricordi in comune. L’ultima foto che mi hai mandato ti ritraeva assieme al vescovo, al termine dei lavori di recupero della splendida pieve romanica di Corniana, dedicata a San Michele Arcangelo, da te voluti e realizzati.

La chiesa ha ascoltato in silenzio l’indugiare delle parole del prete. Alla fine della cerimonia, la folla di parenti e amici di Giuseppe e dei suoi figli esce lentamente. Una signora accarezza delicatamente la bara. Quel gesto racchiude tutto: l’affetto, la stima, l’incredulità, la riconoscenza, la perdita.

La Rocca Meli Lupi si staglia possente a pochi passi. E pochi passi la separano, a loro volta, dalla casa in cui Giuseppe ha vissuto con sua moglie e con i suoi figli.

Tornando verso Parma, si ammirano in lontananza le montagne illuminate da raggi provvisori, mentre qui è freddo e nuvoloso. Come se anche la sua Casola salutasse Giuseppe. 

Buon viaggio, imprenditore della Bassa innamorato delle Terre Alte.

 

Il Consorzio Parma Couture esprime affetto e vicinanza al suo Presidente, Luigi Eva, ed alla famiglia per la perdita dell’amato papà.