Il Centro Studi Confindustria (CSC) e Prometeia hanno presentato, il 2 maggio 2016, la settima edizione della ricerca “Esportare la dolce vita": le opportunità per le esportazioni di beni "Belli e Ben Fatti" (BBF) - riconosciuti per design, cura e qualità di materiali e lavorazioni - nei 30 nuovi mercati considerati più promettenti.
I beni BBF sono prodotti Made in Italy di fascia medio-alta, destinati alla borghesia globale top-spender (con reddito annuo pro-capite di almeno 35.000 dollari), riconducibili ai settori alimentare, arredamento, abbigliamento e tessile casa, calzature, occhialeria e oreficeria-gioielleria.
Il report, realizzato con il contributo di nove associazioni del circuito Confindustria, presenta le previsioni al 2021 aventi ad oggetto i BBF importati, dal mondo ed in particolare dall'Italia, in 30 mercati emergenti. Il comparto dei BBF vale il 18% dell'export manifatturiero italiano e l'89% dell'export dei settori analizzati. I "nuovi ricchi" dei 30 mercati considerati costituiranno, nel 2021, un bacino di 604 milioni di consumatori, per i due terzi residenti nei principali centri urbani di Cina e India.
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Dal 2015 al 2021, le importazioni di BBF dall'Italia registreranno la crescita più forte negli Emirati Arabi Uniti (+992 milioni di euro), seguiti dalla Cina (+814 milioni) e dalla Russia (+640 milioni). Da evidenziare l'importante incremento di BBF dall'Italia previsto in Polonia (+281 milioni), dove il peso della classe benestante è in forte aumento.
Rivolgendo l'attenzione ai soli beni BBF del settore abbigliamento, la crescita più impetuosa di importazioni dall'Italia è prevista, dal 2015 al 2021, negli Emirati (+48,5%) seguiti dall'Arabia Saudita (+45,7%) e, più a distanza, dalla Cina (+41,8%), poi da Polonia, Turchia e Russia (intorno a +33%).
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Il report presenta, infine, un approfondimento sulle "forze" che trasformano i consumi di BBF nei nuovi mercati. Mentre le politiche economiche espansive dei governi possono sostenere nel breve periodo la capacità di spesa dei consumatori, altri aspetti di natura culturale e socio-demografica come un maggior grado di urbanizzazione, di emancipazione femminile, di istruzione e di utilizzo delle nuove tecnologie possono influenzare nel lungo periodo le scelte di spesa, orientandole in particolare ai beni BBF. Estendendo la prospettiva al 2030, i mercati più interessanti in termini di propensione al consumo di BBF sono, in ordine di graduatoria, la Cina, il Brasile, la Russia e la Polonia.
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